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Voce al “Tondo” di Zagarolo
5 Agosto 2016 @ 21:00 - 22:30
MONUMENTO ROMANO DENOMINATO “IL TONDO”
Il c.d. “Tondo”, situato al centro della lunga sommità di Colle del Pero, è una costruzione a pianta ellittica (m 45 x 32 ca.), di cui attualmente si innalza per vari metri solo l’anello esterno. Scavi effettuati nel 2001-2002, quando fu rimossa anche la via che l’attraversava, hanno rivelato che all’interno esistono un altro anello, collegato a quello esterno da setti radiali, e due corridoi che si incrociano lungo gli assi minore e maggiore. All’estremità di quest’ultimo, orientato circa Est-Ovest, erano gli ingressi principali. Sulla base delle aperture presenti nell’anello esterno, separate da due nicchie semicircolari, l’architetto Andrea Palladio ricostruì (sec. XV) un alzato a uno o due ordini con fornici separati da semicolonne e sormontati da un frontone, inoltre raffigurò in pianta un ulteriore anello periferico preceduto da colonne. È alquanto probabile che l’anello interno racchiudesse un’arena dotata di corridoi ipogei e che sorreggesse la gradinata di una cavea. Si conferma, quindi, la tradizionale interpretazione del “Tondo” come piccolo anfiteatro privato. Esso, infatti, databile in base alla tecnica edilizia (opus reticulatum in tufo) al I sec. d.C., è inserito fra i resti di una grande e ricca villa romana, già citata nel manoscritto di Andrea Carone del 1637. Si è anche ipotizzato che si tratti di un ludus ovvero della palestra per l’allenamento dei gladiatori di Praeneste (Palestrina), adducendo a confronto il Ludus Magnus annesso al Colosseo. Spettacoli gladiatori (munera) e un ludus sono ricordati in varie iscrizioni prenestine, inoltre lo storico Tacito tramanda una tentata evasione di gladiatori avvenuta presso la città in età neroniana. Non è escluso che la villa su Colle del Pero, raggiunta da una via lastricata scoperta nel 2012, facesse parte del vasto latifondo imperiale di Ad Statuas (odierna S. Cesareo), risalente all’epoca di Cesare e passato alla Chiesa nel IV secolo.