Visita guidata al Museo Preistorico del Territorio Tiberino Cornicolano

Visita guidata al Museo Preistorico del Territorio Tiberino – Cornicolano a Sant’Angelo Romano, a cura del direttore dott. Fabio Sebasti. Sabato 13 giugno 2015 ore 10,00

Il museo è ospitato negli ambienti del piano terreno e dei due piani superiori del Castello Orsini-Cesi, la cui fondazione risale alla seconda metà del XII secolo, ad opera del Senatore Romano Giovanni Capocci; dai discendenti di questo passò, nel 1370, agli Orsini, i quali iniziarono ad ampliarlo, nella prima metà del ‘400, con la costruzione delle quattro torri angolari cilindriche. Dopo alterne vicende nel 1590 il palazzo ed il feudo vennero acquisiti da Bartolomeo e Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei; all’inizio del XVII secolo i Cesi diedero al castello la forma attuale, ricavandone il cortile e l’ampio palazzo con gli ambienti riccamente affrescati. Dopo la seconda metà del XVII secolo, passato ai Borghese, il palazzo iniziò la sua decadenza e venne utilizzato come granaio della famiglia.
Nell’interno del Castello è collocato il Museo preistorico e protostorico del Territorio Tiberino-Cornicolano, in particolare in alcune sale del piano terreno (5 sale) e dei due piani superiori. Il Museo, il cui percorso si snoda fra le suggestive stanze del castello, è molto ben strutturato, e, grazie alla presenza di svariate didsacalie e pannelli divulgativi, riesce a catturare l’attenzione del visitatore. Esso presenta una sezione preistorica e protostorica (a sua volta suddivisa fra i periodi del Paleolitico, Neolitico, Eneolitico ed antica Età del Bronzo, Tarda Età del Bronzo) dove sono visibili pregevoli reperti risalenti all’Età del Bronzo provenienti dai siti presenti nei Monti Cornicolani, Le Le Caprine a Guidonia Montecelio, La Grotta dello Sventatoio a Sant’Angelo Romano e Cretone (Palombara Sabina), la maggior parte dei quali riportati alla luce nel corso degli scavi effettuati fra gli anni ‘70 e ‘80 da Piero Ceruleo, Maria Teresa Petrara, Maria Sperandio e i fratelli Maurizio ed Antonio Panimolle. Molto interessante il teschio esposto di un uomo di Neanderthal risalente all’incirca a 50.000 anni a.C., e proviene da sepolture scoperte fra il 1909 ed il 1910 in Dordogna (Francia).
In un ambiente ricavato sulla terrazza del palazzo, dove fra l’altro è possibile godere una vista spettacolare, è esposto il calco in gesso di un deposito del Paleolitico rinvenuto nel 1997 nel vicino territorio di Palombara Sabina con relativi pannelli esplicativi. Un’altra sezione del Museo è invece dedicata alla storia dei castelli nell’area Sabina e Tiburtina (di cui fanno parte le sottosezioni: Storia del castello di Sant’Angelo Romano. I castelli dell’area Sabina. I castelli dell’area Tiburtina), in cui, oltre ad un plastico ricostruttivo del centro storico di Sant’Angelo Romano, sono esposti diversi reperti di epoca medioevale e rinascimentale, rinvenuti nel corso dei recenti restauri del Castello Orsini-Cesi e di altri lavori condotti nell’area del borgo.