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CRONACA DI PSAMATIA

30 Gennaio 2016 @ 11:00 - 13:00

 Presentazione del volume curato dal consocio Nicola Cariello

invito_cronaca_di_psamatia2_2Nel 1874 l’archeologo tedesco Gustav Hirschfeld acquistò in Turchia un antico manoscritto greco proveniente dai resti di una biblioteca monastica già esistente in un isolotto del lago di Eğirdir, nell’antica regione della Pisidia, oggi provincia di Isparta. L’opera era molto lacunosa; dei 76 fogli ed un piccolo frammento rimasti, 70 contenevano un testo fino allora sconosciuto. L’anonimo manoscritto, conservato a Berlino (Berol. gr. № 55) venne tradotto in tedesco e pubblicato da Carl De Boor nel 1888 con il titolo di Vita Euthymii, ein Anecdoton zur Geschichte Leo’s des Weisen. Nel corso della seconda guerra mondiale, poi, il manoscritto scomparve.
Spettò al grande bizantinista russo Aleksandr Každan, cui fece seguito l’inglese Patricia Karlin-Hayter, studiare di nuovo quel testo per approntarne nel 1959 una esemplare traduzione in russo accompagnata da uno studio critico che si presentava come una vera e propria monografia. Il lavoro del Každan appare oggi in questo libro, integralmente tradotto per la prima volta in italiano con il titolo che volle dargli quello storico. L’anonimo compilatore bizantino del manoscritto fu un monaco del cenobio di Psamatìa retto dall’abate Eutimio, il quale fu elevato poi alla dignità di patriarca di Costantinopoli (903-912) nell’epoca burrascosa in cui la polemica tra Impero e Patriarcato, sorta a seguito del quarto matrimonio di Leone VI, dette luogo ad uno scisma che toccò anche il papato.
La “Cronaca di Psamatia” costituisce pertanto un documento storico unico anche perché contiene informazioni fornite da un testimone che, in gran parte, poté assistere direttamente agli avvenimenti che descrisse. L’opera è corredata dalla prefazione e dalle ampie e numerose note in cui, come si è detto, il Každan espone il risultato di lunghe e analitiche ricerche svolte sull’argomento.

NICOLA CARIELLO (1938) laureatosi in Giurisprudenza alla “Sapienza” di Roma con una tesi nel campo del diritto ecclesiastico si interessa, in particolare, dei rapporti tra Stato e Chiesa nel medioevo. Ha scritto numerosi articoli per le riviste “Lazio ieri e oggi” ed “Aequa”, di cui è capo redattore ed ha collaborato con due saggi al volume “Roma Salaria, la città delle ville”, dedicato al II municipio di Roma (Fratelli Palombi, 2001).
Appassionato anche di cultura russa, è autore dei libri “I Saraceni nel Lazio (VIII-X secolo)”, Edilazio 2001, “Giovanni VIII papa medioevale (872-882)”, Edilazio 2002, “Bisanzio Roma e Kiev al tempo dell’imperatore Giovanni Tzimisce, antologia di documenti (969-976)”, Fabreschi 2008 e “Stato e Chiesa nel Regno d’Italia al tempo di Ludovico II (844-875)”, Roma 2011. È socio della Società Tiburtina di Storia e d’Arte.

Vedi la presentazione del volume su Youtube

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Data:
30 Gennaio 2016
Ora:
11:00 - 13:00